“Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?“
Chi non ha mai sentito questa frase? Pronunciata dalla strega di Biancaneve, nel film d’animazione del lontano 1937, è tra le più celebri e conosciute tra le storie Disney. La mia domanda a questo punto è: perchè? Perchè tra tutte le bellissime dichiarazioni romantiche, le battute divertenti e i dialoghi emozionanti di quelle pellicole, ci si ricorda proprio di una rima pronunciata da una cattiva e frustrata signora che parla con uno specchio attaccato ad un muro?

E la risposta, ahimè, è semplice. Perchè in quelle dodici parole è racchiuso il dramma esistenziale di ogni donna vivente sul pianeta.
Sto parlando cioè di quel continuo e costante amoreodio che ogni donna, compresa la sottoscritta, prova per la sua immagine che compare su una qualsivoglia superficie riflettente, banalmente detta specchio. Tutte noi a casa ne abbiamo uno, e potrei giurare che tutte, più di una volta, ci abbiamo parlato assieme.
“Mio dio, che orrore!”
“Uff… Questa maglietta non mi entra più. Da domani, dieta!”
“Beh dai, pensavo peggio…”
“Che fianchi larghi che ho!”
“Questo vestito mi segna”
“Sono un baule, non mi entrerà più niente!”
“Ho delle tette inesistenti”
“Mamma che brufoli, oggi non esco di casa!”
Potrei andare avanti delle ore. La realtà è che riversiamo nello specchio tutto il nostro disprezzo per noi stesse, e questo non ha niente a che fare con la taglia. Se sei grassa ti vedi grassa, se sei magra ti vedi comunque grassa, oppure hai il naso troppo grande, gli occhi troppo piccoli, la bocca troppo larga e la fronte troppo alta.
Ed inutili e vani saranno i tentativi di amici, morosi e genitori di minimizzare la tua disperazione. “Ma non è vero, sei bella così!”, “Ma non ci fa caso nessuno!” e “Tu credi che sia un difetto, invece ti rende unica” sono tra le mie risposte consolatorie preferite, che meriterebbero una nomination per il supporto morale. In realtà, non fanno altro che innervosire, e non cambiano in niente il tuo rapporto con lo specchio. Anzi, sarai ancora più severa e spietata con te stessa.
Perchè è inutile: inutile quanto gli altri ci dicano o ci dimostrino quanto ci apprezzano: finchè non lo facciamo noi, ad apprezzarci o almeno ad accettarci, non cambierà mai nulla. Lo specchio sarà sempre un compagno crudele e preciso, pronto a ricordarci nei minimi dettagli cosa manca o cosa abbiamo di troppo in noi stesse.
A questo punto tu dirai: “E quindi? Cosa posso fare?“
Non sono una psicologa comportamentale, un’educatrice professionale, un’esperta nei disturbi dell’immagine. Sono solo una studentessa che ha dato un paio di esami in psicologia e psichiatria, e che si è diagnosticata tutte le turbe e le nevrosi di questo mondo. Quindi non mi affido affatto a quello che ho letto. Mi affido a quello che so, perchè l’ho sperimentato: l’unica cosa da fare è trovare ogni giorno un modo diverso di vedersi, e scegliere. Scegliere di cambiarci un po’ o di accettarci così come siamo. Ma se non facciamo niente, non cambieremo mai l’opinione di noi stesse.
Lo specchio farà sempre il suo lavoro; a noi spetta il compito di ringraziarlo, oppure di criticarlo. A noi la scelta.
Ed io? Beh, Io ci sto ancora lavorando. Qualche anno fa ho visto una puntata di un programma su MTV di cui non mi ricordo il nome. Ricordo però che c’era questo ragazzo che sul muro della sua camera aveva scritto una frase stupenda. Io l’ho fatta mia, e ora il mio specchio dice quello che voglio io.
