Vestitolario

Mi capita ogni tanto di entrare in un negozio per cercare un vestito da mettere in un’occasione speciale, come un compleanno o una appuntamento, piuttosto che qualcosa di carino da poter indossare tutti i giorni. Il dramma avviene quando mi si avvicina la commessa che, con vocina suadente e sorriso a settantacinque denti, mi investe di domande:  “Ciao, ti posso aiutare? Stai cercando qualcosa in particolare? Avevi già visto qualcosa?“. Io, in buona fede, la metto anche al corrente della mia ricerca: errore! Lei, partita in quarta, inizia a volteggiare come una trottola tra stand e appendiabiti, tirando fuori vestiti e rimettendone dentro altri mentre parla ininterrottamente: “…allora sì, per quella serata ti vedrei con un taglio ad A, anche se forse uno stile impero ti donerebbe di più, ma perchè non provare un trapezio smanicato oppure una gonna a palloncino?” e via dicendo, per altri dieci minuti. Ora, la domanda che automaticamente insorge in me dopo un monologo del genere è: ma quanti modelli di vestiti esistono?

Memore delle mie esperienze, ho fatto delle ricerche, e sono arrivata a due conclusioni. La prima è che sono davvero tanti, e dai nomi più svariati. La seconda è che a proposito di questo è necessario riassumere in uno schema i modelli, o almeno i più importanti, soprattutto quelli che mi sembrano di uso più quotidiano (tralasciando ad esempio i vestiti da sposa, ai quali dedicheremo un altro post). Ecco quindi il mio vocabolario dei vestiti, ovvero il Vestitolario, che verrà aggiornato con il tempo e con i vostri suggerimenti.

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